Apnee notturne e chirurgia del naso
In caso di apnee notturne e di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, è possibile ricorrere ad alcuni interventi chirurgici, quali:
- Chirurgia della valvola nasale
- Settoplastica
- Chirurgia del turbinato inferiore
- Chirurgia endoscopica funzionale naso-sinusale (FESS).
Le indicazioni chirurgiche per questi interventi dipendono ovviamente dal caso specifico.
In particolare, nell’ambito delle apnee notturne, la chirurgia nasale si rivela utile per:
- migliorare la compliance nei confronti della CPAP (il ventilatore notturno utilizzato nei casi di apnea grave)
- ridurre alcuni sintomi riferiti dai pazienti che usano questo apparecchio, come la congestione nasale e la rinite CPAP indotta.
Studi scientifici dimostrano che i benefici derivanti della chirurgia nasale sono complessivamente limitati. Questo dato riguarda anche i pazienti che all’esame endoscopico del naso presentano ostruzioni. Il motivo è che queste occlusioni a livello nasale possono essere meno rilevanti nel determinare la patologia rispetto ad ostruzioni presenti ad altri livelli delle vie aree.
Pertanto solo alcuni pazienti potrebbero effettivamente trarre beneficio da un intervento chirurgico di questo tipo, ovvero quelli con:
- una respirazione nasale notturna
- un grado di OSA lieve.
Come capire quando è indicato l’intervento chirurgico?
Le apnee del sonno sono un fenomeno che si sviluppa in diversi livelli delle vie aeree, pertanto un’endoscopia eseguita durante il sonno indotto da farmaci costituisce un buon esame diagnostico per approfondire a quale livello si verifica l’ostruzione e può quindi fornire un’indicazione sulla terapia più idonea da seguire. E’ quindi fondamentale valutare il caso specifico di ogni paziente per trovare la soluzione più adatta.
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